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SELEZIONE ATTUALE
Sicilia - Chiese e luoghi di culto
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MALETTO (Catania)
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Chiese e luoghi di culto
CHIESA DEI SACRI CUORI DI GESù E MARIA
La Chiesa Madre è la principale Chiesa della Parrocchia. Il nome reale è Chiesa dei SS. Cuori di Gesù e Maria, ma essendo la più grande del paese viene chiamata Chiesa Madre. Per vedere le foto della Chiesa, la struttura, conoscere tutta la storia e le informazioni ad essa inerenti vi invitiamo a cliccare il pulsante che trovate qui in basso.
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SANTA MARINA SALINA - ISOLE EOLIE (Messina)
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CHIESA MARIA SANTISSIMA ADDOLORATA
La chiesa di Maria Santissima Addolorata è il principale luogo di culto cattolico ubicato in via Risorgimento a Santa Marina Salina. Il 3 agosto 2008 è avvenuta la dedicazione della chiesa attuale. Siamo stati contattati dall'impresa che si sta occupando del restauro della Chiesa afflitta, come in molti edifici storici, dal problema dell'umidità di risalita. A luglio del 2021, dopo una ispezione termografica da parte del nostro tecnico, che ha confermato la presenza di risalita all'interno delle murature, si è deciso di installare n°4 dispositivi KontrolDRY. A restauro completo la chiesa potrà tornare a splendere e ad essere ammirata da tutti e finalmente godrà di muri sani e senza umidità!
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TROINA (Enna)
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CHIESA DI SAN SEBASTIANO
La Chiesa di San Sebastiano, a Troina, in provincia di Enna, come la maggior parte di chiese in Italia, era ammalorata dall'umidità di risalita capillare. Per decenni, l'acqua risaliva dai capillari murari causando lo scrostamento delle pitture, le macchie di umido nei muri e il cattivo odore classico della muffa. Durante il progetto di restauro totale della chiesa è stato necessario trovare una soluzione definitiva all'umidità nei muri, tra le varie soluzioni in commercio (barriere chimiche, intonaci deumidificanti etc...) la direzione lavori ha ritenuto più idonea la tecnologia KontrolDRY che, oltre a non necessitare di interventi murari è definitiva e garantita. KontrolDRY ha cominciato il suo lavoro per deumidificare anche questa splendida chiesa!
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CAMPOREALE (Palermo)
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PARROCCHIA SANT’ANTONIO DA PADOVA
In occasione dell'intervento di ristrutturazione e risanamento della Parrocchia Sant’Antonio da Padova a Camporeale (nella provincia di Palermo) a cura del Comune di Monreale si sono riscontrati numerosi ed evidenti problemi di umidità di risalita. Per eliminare definitivamente l'umidità dalle pareti sono stati installati due dispositivi contro l'umidità di risalita KontrolDRY garantendo all'edificio un risanamento completo e definitivo.
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AGRIGENTO
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CHIESA DI SAN GIROLAMO
È ad una sola navata e conserva un bel portale sovrastato da uno stemma. Nella facciata è inoltre presente un rosone molto semplice, ma assai caratteristico. Sono in stucco ad esempio lesene e cornicioni, in particolare le barocchette cornici a festoni delle finestre. Tra gli altri elementi ornativi nella navata troviamo tre finestre finte. Si tratta di esempi di arte decorativa del tempo assai interessanti. All’interno alcune opere d’arte: una statua lignea della Madonna del Pane, una tela con un dipinto dedicato a San Girolamo, una statua del Sacro Cuore, una icona bizantineggiante rappresentante “La Madonna della lettera“, un Crocifisso settecentesco, una statua di San Michele Arcangelo.
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PALERMO
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PARROCCHIA SACRA FAMIGLIA
La parrocchia si situa vicino la Stazione Centrale, in via Gaspare Mignosi dal 1981. Questa chiesa è di recente costruzione, ma la parrocchia ha avuto origine nel 1929 con il nome di Santissimo Sacramento ed era situata in via Lincoln. Nel 1981 la parrocchia ha modificato il suo nome e si è trasferita nell’attuale luogo, ma si tratta di un’unica storia. La parrocchia è abbastanza grande, secondo le cifre ci sono quasi 6.000 persone, ma in realtà sono di più perché tanti, che abitano al confine con il territorio della parrocchia limitrofa Maria Santissima del Carmelo Decollati, per non attraversare Corso dei Mille vengono da noi. Quindi ci sono 8-9.000 persone. La parrocchia Sacra Famiglia spesso è confusa con un’altra che si chiama Gesù, Maria e Giuseppe e si trova in via Sacra Famiglia.
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LEONFORTE (Enna)
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PARROCCHIA MARIA SS. ANNUNZIATA
Oggi la Parrocchia, guidata con amore e autentico spirito pastorale, conosce una nuova primavera in termini di presenza giovanile, attività sociali e culturali, anche in seguito all'acquisto di un grande fabbricato attiguo alla Chiesa, un tempo appartenente al Cinema Roma, e ora trasformato in Oratorio, Chiesa e sale per catechismo. L'interno della Chiesa, a navata unica con abside, sebbene risenta del discutibile intervento di restauro voluto da Don Angelo Signorelli negli anni '60, ci appare lineare, polito, armonico ed essenziale. A metà tra barocco e neoclassico, la Chiesa conserva un artistico Crocifisso del '700, un delizioso gruppo scultoreo della fine dell'800 raffigurante l'Arcangelo Gabriele che reca l'annunzio della nascita di Gesù alla Vergine Maria, e una statua della Maddalena.
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AGRIGENTO
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CHIESA DI SAN GIUSEPPE
Una delle poche chiese agrigentine che non hanno l’ingresso a livello del marciapiede. Si arriva infatti al portale d’ingresso attraverso due scalinate laterali. Chiesa ad unica navata, arricchita nel tempo di diverse opere d’arte anche se di modesto pregio. Un gruppo scultoreo con don Bosco e fanciulli, una statua con Maria Vergine e Gesù Bambino, una statua di Santa Lucia, una statua di San Filippo Neri e naturalmente una statua lignea di San Giuseppe e un Crocifisso del secolo XVIII, una statua di Santa Rita da Cascia. Il soffitto della Chiesa è stato dipinto da Raffaele Gurrieri con scene della vita di San Giuseppe, in particolare si nota al centro una “gloria di San Giuseppe” e agli estremi due scene di vita della Sacra Famiglia.
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PIANA DEGLI ALBANESI (Palermo)
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CHIESA DI SAN VITO MARTIRE
La chiesa fu costruita ai primi del 1500 dai profughi albanesi e ceduta poi ai fedeli di rito latino il 18 novembre 1596. L’edificio, ricco di marmi mischi policromi, è un autentico trionfo dell’architettura e dell’arte tardo barocca siciliana. Nell’interno, a tre navate, sono custodite preziose opere scultoree, quali le statue marmoree di San Pietro e San Paolo, la statua dell’Immacolata e quella di San Vito, entrambi in pietra calcarea, stuccata ed intarsiata d’oro, ed un preziosissimo fonte battesimale insieme a numerosi pregevoli arredi.
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PALERMO
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CHIESA DI SANTA MARIA DELL’AMMIRAGLIO DETTA LA MARTORANA
La Chiesa di S. Maria dell'Ammiraglio o San Nicolò dei Greci, più comunemente nota come Chiesa della Martorana, si affaccia sulla prestigiosa Piazza Bellini di Palermo. La chiesa fa parte dell'Eparchia di Piana degli Albanesi, diocesi di rito greco-bizantino della Chiesa Bizantina in Sicilia. Fra le più affascinanti chiese bizantine del Medioevo in Italia, è testimonianza della cultura religiosa e artistica ortodossa presente ancora oggi in Italia. La comunità appartiene oggi alla Chiesa Cattolica, ma segue il rito e le tradizioni spirituali che la accomunano in gran parte alla Chiesa Orientale ortodossa. Quest'ultimo influsso ha lasciato notevoli tracce nella pittura delle icone, nel rito religioso, nella lingua, nei costumi tradizionali proprie di alcune colonie albanesi nella provincia di Palermo.
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TERMINI IMERESE (Palermo)
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CHIESA MARIA SS. DELLA CONSOLAZIONE
La prima chiesetta era diventata la casa del farmacista che aveva fatto dipingere da un certo Costantino Boccaccio la miracolosa immagine di Maria sul muro della sua casa. Negli anni a venire il culto e la popolarità dell’immagine cresceva a dismisura e si ritenne necessario di costruire una nuova chiesa. Anche questa fu ritenuta piccola per il concorso dei fedeli e nell’anno 1647 si iniziò la costruzione del magnifico tempio che fu quello che giunse ai giorni nostri. L’impianto a tre navate, con ampio transetto e largo presbiterio, si aprivano sotto lo sguardo della amatissima Madonna della Consolazione ricreandone l’aspetto a pianta basilicale. La chiesa infine fu abbellita dagli stuccatori della scuola del Serpotta, i quali hanno dato alla chiesa un gusto fermamente di tipo barocco.
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TRAPANI
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BASILICA SANTUARIO MARIA SS. ANNUNZIATA
La chiesa, edificata nella prima metà del sec. XIV per volontà di Federico III d’Aragona, nel XVIII secolo subì un rifacimento quasi totale in stile barocco secondo il progetto di G. B. Amico. Presenta una facciata con un portale e un rosone gotico chiaramontano. Lateralmente si erge un robusto campanile barocco. All’interno del santuario la cappella, in marmo intarsiato, fa da scrigno al meraviglioso simulacro della Madonna di Trapani, compatrona della città e protettrice dei naviganti, opera attribuita a Nino Pisano (1360 circa). Nel XVIII sec. la chiesa grande ebbe bisogno di radicali restauri e fu in questa occasione che venne completamente trasformata, perdendo per sempre la sua bella forma gotica.
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BURGIO (Agrigento)
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CHIESA DI SAN LUCA
La chiesa di San Luca esisteva nei primi anni del 1600, ma la sua prima edificazione risale al 1306. L'edificio presenta un impianto di base rettangolare ad unica navata nel quale si innesta lateralmente una grande cappella costruita intorno al XVI secolo dedicata a Maria Santissima del Rosario. Internamente presenta decorazioni di neutra cromia in stile barocco costituite da cornici e lesene, inoltre la chiesa è fiancheggiata da una torre campanaria e presenta un tetto a capanna. Vicino all'altare maggiore è custodita la statua lignea di S. Luca che fu probabilmente realizzata da artisti di Chiusa Sclafani nel XVI secolo. La bara di S. Luca, invece, in legno dorato, è opera del calabrese Lorenzo Seminara. Sperimentazione.
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MISILMERI (Palermo)
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PARROCCHIA SAN GIOVANNI BATTISTA
Consacrata a San Giovanni Battista la struttura nel complesso non si presenta molto articolata ma contiene diverse opere di grande valore. All'interno l'edificio conserva ancora oggi gran parte degli arredi originali. Tra questi, di notevole interesse artistico sono una pregiata pala d'altare raffigurante l'Immacolata e un dipinto su ardesia ritraente la Via Crucis, entrambi realizzati da Vito D'Anna. Degne di particolare attenzione risultano essere una pregevole urna d'argento contenente reliquie di San Giusto, attribuibile a Pietro Novelli (1603-1647) e diverse statue in legno del diciottesimo secolo tra le quali spicca, per l'ottima fattura, l'Immacolata di Pietro Marabitti (1734). Nei sotterranei della Chiesa, infine, si possono ammirare le tombe dei duchi di Misilmeri.
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AGRIGENTO
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CHIESA DI SANTA MARIA DEL SOCCORSO O BADIOLA
Chiesa di Santa Maria del Soccorso o Badiola, del XIV secolo. Il prospetto è in stile rinascimentale, mentre all'interno a navata unica si conservano numerose tele. Sul prospetto è collocata la statua della SS. Maria del Soccorso. Sperimentazione.
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AGRIGENTO
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CHIESA DI SANT’ALFONSO O ITRIA
Chiesa dell’Itria, originariamente nota come “Madonna Odigitria” con annesso il convento dei Padri Redentoristi. La chiesa di stile barocco è a navata unica ma chiusa al culto. In essa si celebrava il rito Greco-albanese. Il prospetto ed il portale sono in stile manieristico. Fu edificata alla fine del ‘500. Nel 1761 venne ceduta ai Padri Redentoristi che la tennero fino alla prima metà dell’800. In seguito alla realizzazione della chiesa di Sant’Alfonso la chiesa dell’Itria fu venduta come casalino, insieme al giardino. Sperimentazione.
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MUSSOMELI (Caltanissetta)
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SANTUARIO DELLA MADONNA DEI MIRACOLI
Il Santuario della Madonna dei Miracoli, un tempo era una chiesa a Mussomeli dedicata San Domenico. La costruzione in stile barocco, risale alla metà del settecento ed è opera dei padri domenicani. Al suo interno ospita una Madonna con bambino, dipinta su pietra e restaurata nel 700 dal pittore Domenico Provenzani ,di Palma di Montechiaro. che ancora oggi accoglie i fedeli nella cripta del santuario, Sempre di Provenzani si ammirano un grande affresco sulla volta, datata 1792, due pale d’altare e, in sagrestia, il ritratto del domenicano padre Biondolillo. Nel santuario si conservano alcune statue in legno, opere ottocentesche del maestro Francesco Biangardi, una Madonna dei Miracoli sull’altare maggiore, e una Madonna del Rosario in sagrestia.
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PALERMO
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Chiese e luoghi di culto
CAPPELLA SAN GIUSEPPE - ISTITUTO CEI
Consacrata nel 1923, contiene al suo interno tre altari di stile barocco, di pregevoli marmi ad intarsio, forse provenienti dalla Chiesa di Santa Maria della Grotta costruita nel 1612 e rinomata per il suo impianto di marmi mischi. Testimonia oggi, ancora una volta, un pezzo di storia di Palermo, che incrocia le vicissitudini dell’Ordine gesuita. Oltre al suo valore artistico, va evidenziata l’affascinante contraddizione della chiesa edificata nei primi del ‘900 ma decorata con imponenti altari del ’600.
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ERICE (Trapani)
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CHIESA DI SAN MARTINO
Una delle più eleganti di Erice. La pianta a croce latina è divisa in tre navate da colonne. Il transetto è sovrastato da cupola a sesto rialzato. Molto bello il portale barocco. Tante le opere conservate all’interno: un coro ligneo del 1761 nella cappella maggiore creato dallo stesso autore del pulpito, una Madonna della Luce nel transetto sinistro, un crocifisso ligneo del ‘600, vari affreschi e diverse tele di pregio tra cui Santa Cecilia con Angeli e Santi e la Madonna delle Grazie della fine del ‘500. La pavimentazione in parte formata da lastre tombali risalenti al XVII e XVIII secolo ed, in parte, impreziosita da mattonelle che riproducono un originario disegno del 1700. Nel prospetto laterale della chiesa si trova una delle edicole votive più antiche della città.
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SAN CATALDO (Caltanissetta)
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CHIESA ANIME SANTE DEL PURGATORIO
Il prospetto principale, concluso da una cella campanaria con tre aperture, ha un portale ad arco a tutto sesto di conci squadrati. Le pareti dell’aula sono scandite da paraste corinzie trabeate, che inquadrano cinque partiti con arcate cieche a tutto sesto nel secondo e quarto partito. La volta a botte dell’aula, scandita da fasce trasversali in asse con le paraste, è decorata da specchiature a motivi fitomorfi. La nicchia del presbiterio, con catino a conchiglia, è inquadrata da lesene concluse da un timpano, sovrastato da una finestra circolare. Una scala, coperta da una lastra di vetro collocata nel pavimento dell’aula, consente l’accesso alla cripta articolata in due ambienti: l’ossario e un locale con sedili di pietra per l’essiccamento dei cadaveri.
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CORLEONE (Palermo)
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CHIESA MADRE SAN MARTINO VESCOVO
La Chiesa Madre cittadina è dedicata a San Martino Vescovo e la sua costruzione risale alla fine del 1300. Il suo attuale stato è frutto di varie fasi di ristrutturazione ed ampliamento. Essa si presenta con la sua struttura interna divisa in tre navate suddivise ulteriormente in varie cappelle. In ognuna di queste ultime si trovano delle opere d'arte tra le quali citiamo la seicentesca statua lignea raffigurante S. Filippo d'Agira, la cinquecentesca statua raffigurante San Biagio, la cinquecentesca formella marmorea dedicata al Battesimo di Gesù.
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TRAPANI
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CHIESA DEL COLLEGIO DEI GESUITI - SAGRESTIA
Recuperata alla pubblica fruizione la Sagrestia della Chiesa del Collegio dei Gesuiti a Trapani, sulla base del progetto di restauro elaborato dall’architetto Luigi Biondo, giovane funzionario della locale Soprintendenza dei Beni Culturali e valoroso professionista di sorprendente preparazione e straordinario talento. L’armadio ligneo in noce e palissandro, che risale alla seconda metà dei Seicento, è stato restituito all’antico splendore, mediante un accurato lavoro eseguito da Antonella Pancaldo, Alba Paolini, Roberto Tartamella, Giuseppe Virzì e Carmelo Vitale. Il catalogo “Le parole del legno”, edito per l’occasione da Kalós, è stato curato da Luigi Biondo, Eleonora Romano, Daniele Scandariato e Renato Alongi; le fotografie sono state riprese da Michele Fundarò.
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SIRACUSA
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CHIESA DI SANTA LUCIA ALLA BADIA
Sulla piazza del Duomo si affaccia la capricciosa facciata della chiesa di Santa Lucia alla Badia, barocca con elementi rococò, percorsa da un lungo balcone rinchiuso da alte ringhiere in ferro battuto, dietro le quali le monache del convento di clausura a cui appartenne l'edificio potevano osservare le cerimonie della piazza. Il luminoso interno della chiesetta, a una sola navata, è spoglio e decorato da statue moderne di produzione industriale e da tele di modesto interesse, con la notevolissima eccezione del capolavoro che è stato collocato di recente sull'altare maggiore: un quadro di Michelangelo da Caravaggio. Di qualche interesse i due crocefissi dipinti su legno ai lati del presbiterio, l'uno tardo-bizantino e l'altro gotico.
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SIRACUSA
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CHIESA DI SANTA LUCIA AL SEPOLCRO
La chiesa, fu costruita intorno al 1100 dai normanni e dell'impianto normanno a pianta basilicale, chiusa da absidi, si conservano la facciata, il portale con i caratteristici capitelli e i primi due ordini della torre campanaria. Successive aggiunte e rimaneggiamenti ne hanno modificato l'aspetto a cominciare dal XIV secolo, epoca a cui e fatto risalire il rosone della facciata. Altri interventi si ebbero nel corso del '600, forse ad opera di Giovanni Vermexio, che costruì poco dopo la vicina chiesa del Sepolcro (1629), pur non risultandone documentazione certa.
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SANT'AGATA LI BATTIATI (Catania)
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CHIESA MADRE MARIA SS. ANNUNZIATA
La chiesa, cui si accede da un podio articolato in due livelli, presenta una facciata a frontone architravato, piana e simmetrica, ad unico ordine di alzato e racchiusa fra paraste. A segnalazione dell'asse di simmetria stanno il portale d'ingresso, dalla mostra in pietra lavica intagliata, l'unica sovrastante finestra e il conclusivo frontone. A destra, in compatta unità con la fabbrica, si attesta lo svettante campanile. Spazio costruito ad andamento longitudinale. Volumetria prismatica a base rettangolare.
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SIRACUSA
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SEPOLCRO DI SANTA LUCIA
Entrando in piazza S. Lucia da via Ragusa il secondo ordine del tempietto ottagonale del Sepolcro di S. Lucia, emerge dal piano della piazza, per scoprirne la bellezza dell’architettura. Ciò che appare allo sguardo del visitatore è una struttura dal tipico stile barocco, caratterizzato da paraste che incorniciano i due portali e le nicchie dalle forti linee aggettanti che creano piacevoli contrasti di chiaroscuro. I capitelli sono caratterizzati da mascheroni che si rincorrono nelle loro espressioni fantasiose, mentre i portali sono abbelliti in alto da decorazioni scolpite che ricordano modelli a palmette e racemi. Il secondo ordine, totalmente diverso dal progetto del Vermexio che iniziò la costruzione nel 1629, mostra grandi aperture alternate a finestrelle più piccole.
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SANTA MARINA SALINA - ISOLE EOLIE (Messina)
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CHIESA DI SANTA MARINA AL PORTO
La chiesa di Santa Marina è un luogo di culto cattolico ubicato in piazza Santa Marina sul lungomare di Santa Marina Salina. Architettura con tetto a capanna delimitata da grandi paraste. Ai lati campanili gemelli con monofore su tutte le facce sormontati da cuspidi poligonali attorniati agli spigoli da pinnacoli. Frontone mistilineo con volute e contrafforti. Artistica croce apicale in ferro battuto. La cornice in stucco con variegate modanature sormonta una finestra centrale e il portale in pietra viva caratterizzati da timpano triangolare spezzato e simmetrico. Sulla sinistra è collocata una targa marmorea commemorativa.
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CHIESA DEL GESÙ DI CASA PROFESSA - CAPPELLA DI SANT'ANNA
La prima chiesa eretta dai Gesuiti in Sicilia, risalente al 1564, rappresenta una delle Chiese più spettacolari della Sicilia. Ideata dall’architetto gesuita Giovanni Tristano, fu ingrandita con l'aggiunta di cappelle laterali da Natale Masuccio, e di una nuova cupola (metà del '600). La facciata è semplice e presenta una importante statua settecentesca della "Madonna della Grotta’’. L'interno è un meraviglioso esempio di barocco siciliano per la profusione di decori ed intagli marmorei, rilievi in stucco, e molteplici sculture gaginiane e pitture che di Filippo Randazzo e Pietro Novelli. A destra della chiesa si estende la casa Professa, residenza dei Gesuiti, con bel portale e chiostro seicenteschi e nella vicina via Ballarò, si tiene un caratteristico mercato di prodotti alimentari, uno dei mercati storici di Palermo.
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MONREALE (Palermo)
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CHIESA MARIA SS. DEGLI AGONIZZANTI
La chiesa di Santa Maria degli Agonizzanti è un luogo di culto cattolico ubicato in via Giovanni da Procida tra la via Roma e via Maqueda, nel centro storico della città di Palermo. La facciata è semplice e severa in pietra d'intaglio, secondo schemi compositivi tardo settecenteschi con corpo centrale aggettante e ripartito su due ordini delimitati da lesene con capitelli corinzi. Hanno funzione decorativa i timpani triangolari e curvilinei allineati in successione verticale dal portale, delimitato da fanali e sormontato da finestra loggia, al coronamento, ciascuno inscrive nell'ordine un medaglione con le insegne mariane, un intreccio di cartigli. Un'austera inferriata delimita il varco d'accesso, al vertice del frontone una grande croce in ferro.
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TRAPANI
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CHIESETTA RURALE MADONNA DELL’IMMACOLATA
Chiesetta rurale dedicata alla Madonna dell'Immacolata, posta accanto al Baglio. Un luogo dove non si sono perse queste testimonianze anche attraverso due olivi secolari che ancora oggi segnano l'ingresso originario. Questi ulivi maestosi ricordano quelli riportati in un aneddoto cretese: si racconta infatti che a Creta 2000 anni prima di Cristo gli olivi crescevano con i tronchi appaiati, verosimilmente simili a quelli posti davanti la nostra Chiesetta. Con l'olivo e l'acqua delle fonti abbiamo quanto ci serve: ombra per l'estate, legna per l'inverno, frutti serbativi , olio per condire cibi e per far luce. Forse è stata proprio questa luce che ha illuminato il nostro progetto oggi rivisitato alla scoperta del genius loci in cui ogni intervento realizzato sembra sia stato suggerito da ogni singolo elemento ritrovato.
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CUSTONACI (Trapani)
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SANTUARIO MARIA SANTISSIMA DI CUSTONACI
Il Santuario, incluso in una fortezza, è sorto nel secolo XV. La chiesa, ampliata nel 1700 e definita nei colori nel 1900, è a tre navate con volte a crociera e si raggiunge per una scalinata in acciottolato a disegni geometrici. Secondo la tradizione l’immagine della Madonna, tavola in legno opera di Antonello da Messina, arrivò via mare dopo uno scampato naufragio. Il lunedi antecedente la festa l’immagine viene portata dal mare fino al Santuario con una solenne processione.
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CALTAVUTURO (Palermo)
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CHIESA DI SAN PIETRO E PAOLO
Chiesa Madre dei SS. Pietro e Paolo (XVI sec.) con annessa torre di S. Rosalia, prende il posto della vecchia Matrice di S. Bartolomeo alla fine del '700. All'interno racchiude opere dì notevole pregio artistico: "Madonna" del Gagini; "Vergine con Bambino" del 1513 con "Transito della Vergine", attribuita a Giuliano Mancino; organo del '600, probabilmente di Raffaele La Valle. Di tipo tardo rinascimentale, presenta una facciata semplice e lineare.
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Chiese e luoghi di culto
ORATORIO DI SAN MERCURIO
La sala, preceduta da un’elegante gradinata e da un antioratorio con il pavimento maiolicato e il soffitto affrescato, ha armoniosa decorazione in stucco attorno alle finestre e nel cappellone, eseguiti da Giacomo Serpotta e la classica disposizione di panche in legno lungo i fianchi. Sulla parete d’ingresso è disposto il coro con organo in legno laccato e dorato. La volta del presbiterio è stata decorata con una gloria di puttini a stucco ed affrescata con la "Gloria di San Mercurio", mentre sull'altare maggiore campeggia una tela settecentesca che raffigura "L'Apparizione della Vergine col Bambino a San Mercurio". Il pavimento maiolicato dell'Aula principale è stato realizzato da Sebastiano Gurrello e Maurizio Vagolotta su disegno dell'architetto sacerdote Giulio Di Pasquale.
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