Il tanto atteso superbonus edilizia al 110% è ancora in via di definizione ma sono già state definite le linee guida.

ecco i lavori per cui è possibile, secono l'articolo 119 del Decreto Rilancio, accedere al Superbonus 110%:

- Isolamento termico superfici opache verticali e orizzontali
- Materiali isolanti in rispetto ai criteri minimi ambientali
- Impianti centralizzati per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda
- Impianti a pompa di calore
- Impianti ibridi o geotermici abbinati ad impianti fotovoltaici
- Impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo.

Il bonus sarà riconosciuto se l'intervento è effettuato sulle parti comuni condominiali e sugli immobili cielo-terra, ed esclusivamente nel caso in cui questi interventi portino ad un miglioramento dell'efficienza energetica dell'immobile di almeno 2 classi.

Sussistono delle soglie massime di spesa che sono definite come segue:

- Per gli interventi di riqualificazione energetica il tetto massimo di spesa per ottenere le agevolazioni è fissato a 100.000 euro;
- Per l’installazione di un involucro interno su edifici già esistenti su finestre, porte o infissi la soglia massima scende a 60.000 euro;
- Per la posa dei pannelli solari il tetto massimo di spessa è fissato a 60.000 euro;
- Per la sostituzione dei vecchi impianti di climatizzazione invernali, infine, la spesa massima che è possibile sostenere è di 30.000 euro.

Fatte queste premesse è giusto sottolineare che il bonus del 110% si concretizza in uno sconto sull'Irpef (in caso di privati) o in uno sconto sull'Ires (in caso di società o impresa) suddiviso in .

Confrontandoli con gli altri bonus del 50% e 65% già in vigore da tempo la grande novità (ovviamente oltre alla percentuale) è il dimezzamento del tempo in cui l'investimento può essere portato in detrazione: da 10 a 5 anni! 

Questo particolare ha un impatto decisivo sulla possibilità di poter effettivamente recuperare le intere somme, vediamolo con un esempio:

Paola vive, con la sua famiglia, in una piccola villa unifamiliare e vuole approfittare del bonus per rendere la propria abitazione più efficiente. 

Il reddito totale della famiglia è di 60.000€ lordi e, verosimilmente, verseranno di irpef circa 15.000€/anno.

Per cambiare gli infissi e installare il cappotto è necessaria una spesa di € 100.000. 

Alle condizioni attuali Paola potrebbe portare in detrazione il 110% in 5 anni ovvero 22.000€ ogni anno ma, purtroppo, il limite (dovuto alla capacità contributiva) è di 15.000€ cosicchè ogni anno perderanno 7.000€ in detrazione e, alla fine dei 5 anni avranno recuperato 75.000€ anziche 110.000€.

Se la detrazione fosse stata mantenuta in 10 anni cambiando solo l'aliquota dal 50/65 al 110% Paola e la sua famiglia avrebbero effettivamente recuperato il 110% dell'importo speso con un risparmio sul carico fiscale di ulteriori 35.000€

Si intuisce subito che, per gran parte degli italiani, la riduzione del periodo da 10 a 5 anni non è un diretto vantaggio. 

Bisogna tenere in considerazione che un'ulteriore novità è la possibilità di cedere il credito di imposta ad aziende e banche, ma per le modalità e l'eventuale volontà di questi ad accettare i crediti di imposta, dovremo aspettare le norme attuative definitive.