Avere in casa il giusto tasso di umidità è fondamentale per non rischiare di incorrerre in problemi di salute e respiratori.

L' OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha infatti decretato che, a lungo andare, vivere in ambienti troppo umidi può causare problemi come asma, riniti allergiche e insufficienze respiratorie.

Come misurare esattamente l'umidità presente negli ambienti indoor?

Sul mercato oggi sono disponibili innumerevoli misuratori di umidità ambientale: piccoli apparecchi digitali in grado di restituirci, in tempo reale, dati percentuali del tasso di umidità presente in quel momento all'interno di un singolo ambiente. 

Mantenere il giusto tasso di umidità (generalmente intorno al 55%) è fondamentale per evitare la formazione di muffa e condense sulle pareti e mantenere la salubrità ottimale degli ambienti.

Moltissime persone confondono spesso l'umidità ambientale (dell'aria) con l'umidità da risalita (delle murature).

Eh si, perchè per avere contezza dell'umidità presente nelle murature è fondamentale per la salubrità e la corretta vivibilità degli ambienti, ma soprattutto per la solidità della struttura muraria. Una struttura deteriorata dai sali contenuti nell'acqua delle muratura può creare danni notevoli agli immobili.

Se, per acquistare un semplice misuratore di umidità ambientale ti basterà entrare in un negozio di elettronica o digitare su Google per trovare una vastissima scelta di prodotti, per avere contezza di quanta acqua contengono le pareti di casa allora è necessario affidarsi a personale esperto e soprattutto qualificato.

Se hai necessità di verificare se i tuoi muri sono asciutti o meno ti verranno prospettate diverse opzioni di controllo:

Monitoraggio con igrometro a contatto


igrometro_umidità_muffa_pareti_umide_muri_umidi_risalita

Molti tecnici, o presunti tali, pensano erroneamente che con l'igrometro a contatto si possa avere contezza della quantità di umidità presente nei muri ma, in realtà, non è cosi facile come si pensa:

L'igrometro, non fa altro che fornirci un dato molto approssimativo dell'umidità presente solo nell'intonaco superficiale di una muratura.

Ma andiamo un pò più nel dettaglio:

L'umidità di risalita è un fenomeno dovuto all'assorbimento da parte delle murature dell'acqua presente nel sottosuolo, successivamente ciò causa l'evaporazione naturale e i sali contenuti all'interno delle murature fuoriescono spaccando l'intonaco esterno e creando spesso sfarinamenti delle pareti e la formazione di muffe.

Un semplice igrometro non riesce a restituirci il dato richiesto, anche perchè le punte spesso in dotazione in questo genere di apparecchiature sono lunghe pochi centrimetri...sicuramente troppo pochi per effettuare un'analisi fin all'interno della muratura.

Monitoraggio con metodo termografico


Le termocamera è come una macchina fotografica dotata di particolari sensori in grado di rilevare la temperatura superficiale dei corpi e renderla leggibile in una mappa a colori. Tendenzialmente l'acqua ha una temperatura diversa rispetto alla muratura per cui si crea una differenza termica che ci permette di individuare abbastanza velocemente la problematica.

Ovviamente chi esegue questo tipo di analisi deve essere un esperto certificato e comunque, nonostante ciò può solo evidenziare la presenza o la provenienza dell'umidità all' interno di una muratura ma non può, in nessun modo, quantificarla con un dato certo.

 Monitoraggio con metodo al carburo di calcio

Il metodo al carburo di calcio è in grado di fornire il contenuto di acqua di un solido in maniera quantitativa e certificabile.

Vengono prelevate alcune grammature di muratura che, a contatto con il carburo di calcio, provocano l'aumento della pressione all'interno del contenitore che viene misurata da un manometro e quindi visualizzata come percentuale di umidità presente nel campione.
Questo metodo (norma UNI EN 11121) ci restituisce un dato certo e preciso senza possibilità di errori.

Monitoraggio ponderale con termobilancia

 
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Anche in questo caso vengono prelevati campioni di muratura ma anzichè fatti reagire con il carburo il campione di muratura viene pesato prima e dopo il surriscaldamento: ne viene quindi dedotto il tasso di umidità per differenza di peso. L’irraggiamento a lampada alogena impiegato nella termobilancia penetra prevalentemente nel campione dove viene poi convertito in energia termica, surriscaldando il materiale dall’interno verso l’esterno. Solo una parte trascurabile dell’irraggiamento viene riflessa dal campione, ancora inferiore se si tratta di campioni di colore scuro. Tale tipologia di monitoraggio è normato (UNI EN 11085).

Attenzione però: se con la termografia non possiamo stabilire la quantità precisa di umidità ma la provenienza di essa, con il carburo di calcio o con le termobilance possiamo con precisione misurare la quantità ma, in nessun modo la provenienza.

 

Se hai letto l’articolo fin qui probabilmente l’umidità è un problema che ti tocca da vicino.

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