Abbiamo deciso di svelarti tutto quello che c’è da conoscere sui dispositivi contro l’umidità di risalita e, più in particolare, alle pratiche tecniche e commerciali cui devi fare attenzione quando decidi di acquistare uno di questi prodotti.

L’approccio del sito web aziendale, degli annunci google, facebook e sui social in generale è piuttosto simile per tutti i competitors che offrono una soluzione definitiva all’umidità da risalita. 

Ma quanti di questi riescono davvero a riconoscere e risolvere il tuo problema di umidità?

In questo articolo cercheremo di rispondere a questa domanda e a molti altri dubbi.

Prima di cercare il dispositivo adatto sei sicuro che il tuo problema sia l’umidità di risalita?

Hai i classici sintomi dell’umidità di risalita (ad es. muri scrostati sopra il battiscopa) e stai cercando una soluzione definitiva ma non sei un tecnico e vorresti essere sicuro della causa del tuo problema, cosa puoi fare?

Davanti a te si prospettano due strade:

  • contattare un’azienda che si occupa di umidità di risalita per diagnosticarne la causa, prima di valutare l’acquisto della soluzione (normalmente queste aziende offrono il sopralluogo e la diagnosi gratuitamente);
  • affidarti ad artigiani o professionisti che si occupano soltanto della diagnosi spendendo soldi due volte: la prima volta per farti dire che hai un problema e la seconda per acquistare la soluzione.

Seguendo i consigli che ti diamo in questo articolo riuscirai a percorrere la prima strada risparmiando tempo e denaro, riducendo al minimo il rischio di incorrere in aziende che non risolvono realmente il tuo problema.

Quanti sono i dispositivi contro l’umidità di risalita che vengono proposti sul mercato?

Il mercato oggi ci propone diverse alternative, che si distinguono principalmente per 3 caratteristiche.

Sistemi elettrofisici attivi contro l’umidità di risalita, ovvero dispositivi alimentati dall’energia elettrica (di rete o da fonti rinnovabili) i quali emettono un debole campo elettromagnetico che blocca l’umidità di risalita, queste apparecchiature vengono commercializzate, principalemente, con le seguenti diciture:

  • dispositivi contro l’umidità di risalita a "Inversione di Polarità";
  • dispositivi contro l'umidità di risalita con "Sistema Elettrofisico Attivo";
  • dispositivi contro l’umidità di risalita a "Neutralizzazione di Carica";
  • dispositivi contro l’umidità di risalita con "Impulsi in Multifrequenza".

Sistemi elettrofisici passivi contro l’umidità da risalita, ovvero dispositivi che non necessitano di alimentazione e che riuscirebbero, tramite un sistema di conversione dell’energia proveniente dal campo magnetico terrestre (o tramite magneti o altro), a bloccare l’umidità da risalita e che vengono commercializzate con le seguenti diciture:

  • dispositivi contro l’umidità di risalita a "Inversione di Polarità Passiva";
  • dispositivi contro l’umidità di risalita con "Tecnologia a Elettrosmosi Passiva";
  • dispositivi contro l’umidità di risalita "Magnetici" (con calamite).

Sistemi basati sul principio elettrofisico cablati, ovvero dispositivi che richiedono (seppur in modo spesso limitato) interventi murari per il posizionamento di cavi o altri componenti:

  • dispositivi contro l’umidità di risalita con "Puntazze Inserite nel Terreno";
  • dispositivi contro l’umidità di risalita a "Inversione di Polarità Cablati";
  • dispositivi contro l’umidità di risalita con "Cavi Innestati nelle Pareti".

L’ultima categoria rientra in un caso ibrido di soluzione all’umidità di risalita per cui ci concentreremo sulle prime due, ovvero sistemi contro l’umidità da risalita attivi (con alimentazione elettrica) e passivi (senza alimentazione elettrica). 

Le due categorie di soluzioni al problema dell’umidità di risalita capillare hanno varie caratteristiche comuni:

  • installazione semplice: l’installazione prevede soltanto il posizionamento del dispositivo (e l’eventuale collegamento alla rete elettrica). In poche ore il dispositivo è funzionante;
  • nessun lavoro edile: viene bloccata la risalita senza interventi murari, niente polvere, artigiani, rumori molesti o altri disagi in casa (chiaramente dopo il processo di deumidificazione sarà necessario ripristinare gli intonaci e quanto altro ammalorato);
  • economico: rispetto ai metodi tradizionali l’acquisto di questi dispositivi è sicuramente meno esoso;
  • definitivo: se il dispositivo rimane attivo non sarà necessario effettuare altri interventi in futuro;
  • risultato garantito: molte aziende offrono la garanzia “soddisfatti o rimborsati” spesso chiamata “asciutti o rimborsati” “muri asciutti o rimborsati” “muri asciutti per sempre” e così via;
  • reversibile: qualora non vogliate più l’effetto di deumidificazione (ad esempio perchè l’apparecchitura era installata in un immobile in affitto) sarà possibile rimuovere il dispositivo senza lasciare alcuna traccia. Per questo motivo questi dispositivi sono largamente utilizzati, come soluzione all’umidità di risalita, da Soprintendenze e Curie, per beni culturali, edifici storici, chiese, ecc... . 

I dispositivi contro l'umidità di risalita hanno tutti un unico obiettivo (declinato in vari modi):

  • eliminare l’umidità di risalita;
  • muri asciutti per sempre;
  • basta odori e muffe;
  • asciutto fino alla fondazione;
  • ecc...

Come funzionano i dispositivi contro l’umidità di risalita?

PRIMA dell’installazione del dispositivo i muri, a causa dell’umidità di risalita, sono pieni d’acqua che evaporando rovina gli intonaci e rende l’ambiente poco salubre.

DOPO l’attivazione del dispositivo, si blocca la risalita e, comincerà un naturale processo di evaporazione che avrà come risultato finale (a distanza di 12-24 mesi) l’eliminazione dell’eccesso di umidità all’interno della muratura.

Non entriamo volutamente nei tecnicismi che portano a questi risultati ma tutti i dispositivi presenti sul mercato (sia attivi che passivi) dichiarano esplicitamente di funzionare nel modo appena descritto.

La prima telefonata: non c’è mai una seconda occasione per fare una buona prima impressione.

Se hai un problema di umidità di risalita e cerchi la soluzione definitiva di solito cominci la tua ricerca su internet tramite Google piuttosto che altri motori di ricerca, tutti portano su pagine dedicate al problema dell’umidità in cui puoi lasciare i tuoi dati per essere contattato. 

Fin qui la strategia è comune a tutte le aziende ma da qui in poi l’approccio cambia, facci caso.

La prima telefonata puoi riceverla da un tecnico della tua zona o dalla sede dell’azienda e, in entrambi i casi, ci sono alcune cose a cui dovresti prestare molta attenzione per valutare l’azienda con cui ti stai interfacciando, te ne indichiamo alcune:

  • chi ti chiama ha un chiaro approccio commerciale e, senza alcun (seppur minimo) approfondimento tecnico, ti dice che l’azienda per cui lavora può senza dubbio risolvere il tuo problema. Senza l’intervento di un tecnico che sappia diagnosticare correttamente il problema nessuno può darti certezze sulla soluzione all’umidità di risalita;
  • dopo qualche domanda mirata (ma standard) ti obbligano a stare diversi minuti al telefono snocciolando slogan e un siparietto evidentemente provato e riprovato alle sessioni di marketing telefonico (e per di più non ti danno indicazioni tecniche nè di prezzo). Hai un problema serio di l’umidità di risalita, non devi comprare uno shampoo, ricordalo!;
  • il tuo interlocutore, piuttosto che dare delle spiegazioni tecniche (o quantomeno chiare) sul funzionamento del proprio dispositivo, denigra i dispositivi delle altre aziende concorrenti. È un chiaro sintomo di scorrettezza e se viene utilizzato questo approccio con i concorrenti come puoi essere sicuro/a che l’azienda sarà corretta con te?

Se durante la prima telefonata ricevuta il tuo interlocutore ha utilizzato uno di questi approcci probabilmente, a prescindere dal dispositivo venduto, stai andando incontro a una situazione poco piacevole.

Ti trovi invece nella situazione in cui l’azienda che ti ha contattato ha avuto un approccio serio e hai concordato un sopralluogo presso l’immobile che presenta problemi di umidità di risalita e dove vorresti installare un dispositivo che sia la soluzione definitiva a questo calvario che dura da anni.

Il sopralluogo: un momento decisivo per la risoluzione definitiva del tuo problema

Dopo aver parlato con un interlocutore in azienda è finalmente arrivato il momento del sopralluogo. Questo è il secondo approccio che hai con l’azienda ed è importante, anche in questo caso, valutare bene con chi si ha a che fare. Valutate bene l’atteggiamento della persona che avete di fronte, riprendendo quanto detto per il primo contatto telefonico bisogna stare molto attenti ad alcuni particolari:

  • il tecnico (o chi per lui) che effettua il sopralluogo non ha alcuno strumento o, se lo ha, lo utilizza autonomamente senza rendervi partecipi dei dati che legge e successivamente decreta “questa è umidità di risalita”;
  • il tecnico (o chi per lui) che effettua il sopralluogo ha un atteggiamento eccessivamente commerciale e poco focalizzato sul problema;
  • il tecnico (o chi per lui) che effettua il sopralluogo piuttosto che dare delle spiegazioni tecniche (o quantomeno chiare) sul funzionamento del proprio dispositivo denigra i dispositivi delle altre aziende concorrenti;
  • il tecnico (o chi per lui) che effettua il sopralluogo seppur ti dice chiaramente qual è il tuo problema e che ha la soluzione non ti da nessuna indicazione chiara rispetto al prezzo del dispositivo;
  • il tecnico (o chi per lui) che effettua il sopralluogo non ti fornisce indicazioni chiare riguardo le verifiche da effettuare, prova a chiedere una verifica con carburo di calcio o con metodo ponderale (al prossimo paragrafo ti spiegheremo meglio) e analizza il suo atteggiamento; se ti dice che sono metodi obsoleti o troppo costosi forse ha qualcosa da nascondere;
  • il tecnico (o chi per lui) che effettua il sopralluogo non fa mai riferimento a casi in cui il dispositivo non risolverebbe il problema come murature controterra, infiltrazioni da marciapiedi, infiltrazioni da pluviali, perdite da impianti idrici, infiltrazioni dovute a pendenze errate, condense, ecc.

Se ti sei trovato in una di queste circostanze forse hai a che fare con un venditore e tu hai un problema serio che richiede un tecnico preparato ed onesto, hai perso qualche ora del tuo tempo per un sopralluogo ma vale la pena di rivolgersi ad altri.

Il preventivo: pochi fogli da leggere con attenzione

L’azienda che hai contattato è stata seria ed esaustiva e il sopralluogo è stato effettuato in modo professionale per cui hai deciso di farti inviare un preventivo elaborato ad hoc per il tuo immobile affetto da umidità di risalita. La soluzione definitiva al tuo problema sembra così vicina eppure ... leggiamo insieme il preventivo e puntualizziamo alcune cose:

  • stai veramente attento/a se l’azienda è restia a inviarti un preventivo scritto con il prezzo finale e tutte le garanzie che ha elencato a voce (la frase “se lo compra subito le faccio uno sconto speciale” è indice di poca serietà e, tra l’altro, potrebbe non dirvi neppure che sconto applicherebbe);
  • nel preventivo deve necessariamente essere presente la possibilità di effettuare delle verifiche ripetibili e confrontabili e, almeno una alternativa, che restituisca un dato numerico non interpretabile, ovvero la verifica con metodo al carburo di calcio (norma UNI 11121 : 2004) o con metodo ponderale (norma UNI 11085 : 2003);
  • è sempre necessario effettuare una verifica al momento dell’installazione per avere un dato inziale che sarà indispensabile per il confronto finale, utile a verificare il corretto processo di deumidificazione;
  • le garanzie espresse a voce devono essere esplicitate nel preventivo. Se avete dei dubbi chiamate l’azienda e non avranno problemi a spiegarvi i punti che sono poco chiari;
  • se l’azienda ti tempesta di telefonate ed è disposta a fare sconti “esagerati” pur di farti firmare il contratto ti consiglierei di rivolgerti altrove.

L’installazione e le verifiche: la fase finale è la più importante

Sei stato veramente bravo! hai seguito con attenzione tutti questi step:

  • dopo aver contattato più aziende e aver fatto il sopralluogo con un tecnico serio e affidabile hai letto con attenzione il preventivo;
  • hai verificato che non sia un preventivo standard ma personalizzato e faccia riferimento al tuo immobile con problemi di umidità di risalita;
  • il preventivo riporta chiaramente tutte le garanzie e prevede una verifica ad installazione che ti fornisce un dato numerico della quantità di umidità presente nelle murature.

Adesso sta per risolversi definitivamente il tuo problema di umidità da risalita: l’installazione del dispositivo e la prima verifica, sono due fasi pressochè simultanee che analizziamo separatamente.

L’installazione è semplice e veloce, l’installatore fissa il dispositivo nel punto concordato e (se si tratta di un dispositivo contro l’umidità di risalita di tipo attivo) lo collega alla rete elettrica. In 15 minuti o poco più questa fase è conclusa.

Adesso concentriamoci sulle verifiche, quelle che elaborano un dato numerico scientificamente esatto relativo alla quantità di umidità presente nelle murature sono, come abbiamo già accennato due:

  • verifica con metodo al carburo di calcio (norma UNI 11121 : 2004);
  • verifica con metodo ponderale (norma UNI 11085 : 2003) con laboratorio trasportabile o non trasportabile.

Queste verifiche hanno una caratteristica comune: è necessario prelevare un campione di muratura (normalmente bastano pochi grammi) che, analizzato dalle strumentazioni adatte, ci indicherà il livello di umidità (in valore percentuale).

Successivamente al prelievo, il campione viene analizzato secondo i due metodi come segue:

  • nel metodo al carburo di calcio (norma UNI 11121 : 2004) il campione viene inserito in un contenitore stagno dotato di manometro insieme a una fiala contenente, appunto, il caburo di calcio e viene agitata fino alla rottura della fiala. Il carburo di calcio a contatto con l’acqua produce acetilene creando una pressione tale da permettere allo strumento di indicare la percentuale di acqua presente nel campione.
  • nel metodo ponderale (norma UNI 11085 : 2003) il campione viene inserito in una termobilanca che ne scalda il contenuto fino all’evaporazione totale dell’acqua e, tramite una semplice operazione tra peso iniziale e peso finale, viene indicata la percentuale di umidità presente nel campione.

Pretendi sempre una copia firmata dei risultati delle analisi effettuate.

Cosa dovresti fare adesso?

Se hai letto l’articolo fin qui probabilmente l’umidità di risalita è un problema che ti tocca da vicino e adesso sai come gestire l’approccio con le aziende che si occupano di proporti la soluzione definitiva al tuo problema.

Quale migliore occasione per inviarci una richiesta di informazioni? 

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