Che cos’è l’umidità di risalita?

In questo articolo tratteremo il fenomeno dell’umidità di risalita capillare, una patologia molto diffusa in tutti i tipi di immobili, analizzandone le dinamiche e le possibili cause.

Ti sarà sicuramente capitato di notare delle strane macchie sui muri o, addirittura, delle zone scrostate in corrispondenza della parte bassa dei muri.

Bene, questi sono classici sintomi dell’umidità ascendente: fenomeno presente in oltre il 50% degli immobili, senza distinzioni tra zone marine o montane.

Come risale l’acqua

L’acqua presente nel terreno viene assorbita, tramite dei piccoli capillari presenti nei materiali da costruzione, all’interno delle murature dando inizio a un ciclo, potenzialmente infinito, di danneggiamento delle stesse sia dal punto di vista estetico che strutturale.

La risalita è dovuta a due principali fattori:

-capillarità: proprietà di un liquido di risalire all’interno di un condotto in modo inversamente proporzionale al diametro dello stesso.

-forze ioniche: La forza ionica è una grandezza che esprime l’intensità del campo elettrico. I liquidi, con carica positiva o negativa (in relazione alla composizione) vengono attratti da materiali con carica opposta.

La somma di questi due fattori riesce a far risalire l’acqua, contrastando la forza di gravità, all’interno delle strutture.

Più i materiali sono porosi (ad esempio il tufo) maggiore sarà la velocità delle murature di imbibirsi, mentre una muratura costituita da materiali compatti (ad esempio la pietra), tenderà ad assorbire l’acqua in maniera lenta ma pur sempre continua.

Il tipo di materiali utilizzati per la costruzione o l’età delle strutture non influisce in nessun modo sulla presenza della risalita. Anche immobili di recente costruzione, a prescindere dalla qualità dei materiali utilizzati, possono essere affetti da questo problema.

Come riconoscere l’umidità di risalita

Il fenomeno si manifesta nei muri dal pavimento verso l’alto fino a circa 60 cm di altezza ma può esterndersi anche oltre 1 mt nei casi più gravi.

Il processo di risalita dell’umidità coinvolge acqua e sali (solfati e nitrati sono i più diffusi) che, una volta all’interno delle murature, tendono a fuoriuscire. In questa fase l’acqua evapora nell’aria e i sali si cristallizzano all’esterno dando luogo alle classiche efflorescenze saline, macchie umide, muffe, rigonfiamenti di intonaco e pitture scrostate

In alcuni casi, si tende a rivestire la parte danneggiata nascondendola con vari materiali (legno, marmo, piastrelle ecc..). L’utilizzo di questo sistema, di fatto, aggrava il problema in quanto l’umidità, non avendo più modo di evaporare nelle zone coperte, continua a risalire fino ad oltrepassare l’altezza massima dei rivestimenti.

Livelli di umidità delle murature

Le murature vengono classificate, in base alla percentuale di umidità contenuta in esse, in:

Muratura sana: con percentuale di umidità inferiore al 5;

Muratura umida: con percentuale di umidità compresa tra 5 e 10;

Muratura bagnata: con percentuale di umidità superiore al 10.

Un ambiente umido favorisce la proliferazione di muffa che altro non sono che batteri e spore creando notevoli disagi per la salubrità degli ambienti e di chi li vive.